BERGEGGI

L'isola

Il borgo storico di Bergeggi è situato in prossimità della costa della Riviera delle Palme, a circa 110 m di altitudine, alle pendici del monte Sant'Elena, dove viottoli permettono di scendere verso la passeggiata a mare e quindi il litorale. Più moderna e turistica è la frazione di Torre del mare, creata tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, costituita per la maggior parte da ville e condomini ad uso seconda casa e vacanziero. Dista da Savona circa 10 km e 59 km da Genova.

L'Isola di Bergeggi è un isolotto di fronte al comune di Bergeggi. L'estremità del piccolo promontorio di Punta Predani dista dall'isola poche centinaia di metri.
L'isola, che fa parte della Riserva naturale regionale di Bergeggi, ha una costa rocciosa medio-alta, che si erge sul mare fino a 53 metri di altezza
L'ambiente naturale include frammenti di macchia mediterranea. Sulle rocce bagnate dalle onde si trovano il finocchio di mare e la statice della riviera, oltre ad altre specie quali la Campanula sabatia e l'Euphorbia dendroides.

La zona marina circostante l'isola, con Decreto ministeriale del 7 maggio 2007 è stata dichiarata Area naturale marina protetta.

L'isola presenta segni di popolazioni liguri risalenti a epoca pre-romana. Sulla sommità vi è situata una torre di avvistamento a base circolare e i resti di una chiesa del IV Secolo dedicata a Sant'Eugenio. L'etimologia del nome mostra la radice germanica Berg con il significato di montagna, roccia, scoglio, evidentemente riferito alla sua conformazione che si presenta come una montagna che esce dal mare.

Una leggenda, popolare tra gli abitanti del vicino comune di Noli, narra che l'isola stessa sia arrivata di fronte alla costa ligure "traghettando" su di sé i santi Eugenio e Vendemiale che fuggivano dalle persecuzioni dei Vandali. Sant'Eugenio era il vescovo di Cartagine e rimase sull'isola fino alla sua morte mentre Vendemiale ripartì per la Corsica. Le spoglie di Sant'Eugenio vennero traslate a Noli dove divenne il patrono della città. La leggenda vuole che alcuni anni dopo le spoglie del santo sarebbero ritornate da sole sull'isola.

Nel 992 il vescovo di Savona fece costruire sull'isola un monastero, sempre in onore del santo, che fu donato ai monaci di Lerino, perché ne custodissero le spoglie. I resti di questo monastero sono ancora visibili. Le spoglie del santo rimasero sull'isola fino al 1252, anno in cui vennero traslate definitivamente a Noli e custodite nella chiesa di San Paragorio. Ogni anno, il 12 luglio in occasione della ricorrenza di Sant'Eugenio, una processione di barche parte da Noli ed approda sull'isola portando le spoglie del santo.

Durante il medioevo, un'altra torre di avvistamento (a base quadrata) venne costruita sui resti di quella romana. In tempi più recenti sull'isola è stata costruita una villa privata che però giace in stato di abbandono. Sulla punta occidentale dell'isola è stata posta una statua in metallo che rappresenta una figura umana che, seduta, suona uno strumento a fiato. La statua è nota con il nome di pifferaio. Secondo alcuni la statua rappresenta un pastore che richiama una capretta che si trova sui giardini del promontorio prospiciente all'isola nella frazione di Torre del mare. In questi giardini è effettivamente presente una piccola statua, anch'essa metallica, di una capretta.
(fonte wikipedia)

Da visitare sono la grotta del treno, nel promontorio di Bergeggi e la grotta marina, le Visite sono guidate ed organizzate dal Comune di Bergeggi