Territorio di Santa Margherita Ligure


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Santa Margherita Ligure, la Perla del Tigullio, è unarcinoto centro turistico e balneare della Riviera Ligure di Levante, nella parte nord-occidentale del Promontorio di Portofino e nella parte più interna del Golfo del Tigullio. L'abitato, che dista circa 32 chilometri da Genova, è circondato da colline ricoperte di vegetazione mediterranea sulle quali si trovano ville e giardini con vista sulla Costa dei Delfini, che unisce la città a Portofino; sono inoltre presenti boschi di castagni e uliveti.

Parte del territorio comunale di Santa Margherita Ligure è compresa nel Parco naturale regionale di Portofino; lo specchio acqueo antistante il Promontorio di Portofino fa parte dell'Area Marina Protetta di Portofino.

La scoperta di un'urna cineraria del III secolo con un'iscrizione latina, conservata nella basilica di Santa Margherita testimonia un probabile insediamento in epoca romana. Devastato dai Rotari nel 641, il borgo originario, abitato soprattutto da pescatori e denominato proprio Pescino, subì sino al X secolo numerose incursioni saracene. Nello stesso periodo vi operavano i monaci di San Colombano venuti dalla potente Abbazia di San Colombano di Bobbio e che fondarono anche l'Abbazia di San Fruttuoso di Camogli.
Successivamente divenne feudo della famiglia Fieschi, sino al 1229, quando venne sottomesso alla Repubblica di Genova e inglobato nella podesteria di Rapallo.
Dal Medioevo in poi risulta che l'abitato era diviso in due borgate principali, Pescino e Corte, spesso divise da vivacissime lotte. Per un periodo di tempo Pescino risultò essere un quartiere della stessa Corte, come testimoniato dagli arazzi nei Musei Vaticani che raffigurano la geografia italiana. Nel 1432 subì l'attacco ed il saccheggio della flotta navale della Repubblica di Venezia e nel 1549 quello del pirata Dragut come la vicina Rapallo.
Il 18 luglio del 1798 il territorio fu diviso in due cantoni: il Cantone di Santa Margherita dove furono sottoposte le due municipalità semplici di San Siro e San Lorenzo della Costa e il Cantone di San Giacomo con le municipalità semplici di Nozarego e Portofino; entrambi furono inserite nella giurisdizione del Golfo Tigullio gestito dal direttorio rapallese. I rapporti tra le due borgate, ben distinte politicamente e religiosamente, e i loro abitanti - i Margheritini e i Giacomini - s'incrinarono più volte con aspri confronti tra le parti.
Il 5 aprile del 1799 per ordinanza furono soppresse le municipalità semplici di San Siro, San Lorenzo, Nozarego e Portofino incorporando tali centri nelle due nuove municipalità di Santa Margherita e San Giacomo. Ancora una volta non vi fu una convivenza pacifica causando così lotte intestine fino al 27 aprile del 1800 quando fu steso, assieme, un documento dove i Margheritini e i Giacomini s'impegnarono per risaldare i rapporti.
Sarà Napoleone Bonaparte, in contemporanea con la dominazione francese nei territori dell'ex Repubblica di Genova, ad unire con un apposito decreto imperiale datato il 22 dicembre del 1812, le due municipalità nell'unico Comune di Porto Napoleone. Tale denominazione durò per pochi anni poiché alla caduta di Napoleone il Governo Provvisorio della Repubblica Ligure sancì, il 16 aprile 1814, l'affidamento di tutti i comuni liguri ad amministrazioni provvisorie.

Secondo alcune fonti storiche la comunità di San Giacomo tentò nel 1817 una nuova divisione dei territori, ma l'operazione non ebbe esito positivo; il Regno di Sardegna, alla quale la Liguria fu annessa, nel 1818 riunì le due comunità nel solo Comune di Santa Margherita di Rapallo affidando il potere amministrativo ad un Consiglio degli Anziani guidato da Gerolamo Costaguta.
Diverrà a partire dal 1861 territorio del Regno d'Italia e assunse l'attuale nome definitivo nel 1863 con un apposito Decreto Reale di Vittorio Emanuele II di Savoia.
La città ottenne due stazioni della nascente linea ferroviaria tirrenica Ventimiglia-Roma: con l'avvento di strada carrozzabile per Portofino e ferrovia a Santa Margherita, iniziò il periodo d'oro della Costa dei Delfini, che vide la costruzione di favolose ville e grandiosi alberghi. Ad oggi la stazione minore, quella di San Lorenzo della Costa, è inattiva.
Dopo la Seconda guerra mondiale Santa Margherita, Portofino e il borgo di Paraggi diventarono sempre più rinomate località turistiche esclusive.

Da vedere:

La Basilica di Santa Margherita d'Antiochia.
Il complesso dell'abbazia della Cervara, monumento nazionale italiano.
La Chiesa di San Giacomo di Corte.
LaChiesa di Nozarego.
La Chiesa di San Siro.
La Chiesa dei Cappuccini.
L'Oratorio di Nostra Signora dell'Addolorata.
L'Oratorio della Madonna del Suffragio.
L'Oratorio dei Santi Bernardo e Lucia
Il castello cinquecentesco a ridosso del mare.
Villa Durazzo dove è possibile visitare il Museo Artistico "Vittorio Giovanni Rossi"

lI castello di Santa Margherita LigureCostruito per volere del Senato della Repubblica di Genova, il castello di Santa Margherita Ligure è opera di Antonio de Càrabo e l'inizio dei lavori per la sua edificazione si avviò nel 1550.

La costruzione del castello di Paraggi, nei pressi dell'insenatura omonima, nota località balneare tra Santa Margherita Ligure e Portofino, fu decisa nel 1626 per una maggiore difesa del territorio e della costa lungo il promontorio portofinese. Il castello fu occupato dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte tra il 1812 e il 1814. Oggi la struttura è adibita ad abitazione privata.

Per approfondimenti : http://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Margherita_Ligure