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Operatori Nautici Italiani

DAL TIGULLIO ALL’ITALIA attraverso il salone nautico, i piccoli Operatori Nautici si uniscono.

Parte dalla Liguria e dal Tigullio l’iniziativa “contarsi per contare” e in 5 giorni di salone nautico il tam tam ha portato centinaia di piccoli Operatori Nautici di tutta Italia a compilare il questionario proposto tra gli stand e su internet:
Non solo Liguria ma Friuli, Veneto, Emilia Romagna e giù giù lungo le coste adriatiche e del tirreno: meccanici, elettricisti, tapezzieri, negozianti ma anche ristoratori e distributori hanno aderito all’appello di contarsi. Scopo? Far capire, a chi sta decidendo della vita o della morte della nautica e del turismo nautico, che dietro la criminalizzazione di questo settore ci sono centinaia di famiglie indifese perché partite IVA non operaie, non legate ai grandi marchi e ai grandi cantieri, non rappresentate da nessuno.
Molto interessanti le proposte che il Comitato Operatori Nautici Tigullio sta raccogliendo da chi ha subito più di altri la crisi ma non può e non vuole arrendersi.
Per saperne di più è a disposizione e contattabile il responsabile nautica nazionale del Comitato: Claudio Moscino al n° 333 6820496.
Nasce così O.N.I. (Operatori Nautici Italiani). Una voce nuova sui problemi e le proposte per risollevare il settore.
Operatori che non chiedono soldi al Governo ma solo di essere consultati
per costruire un progetto integrato che rilanci il turismo nautico attraverso l’artigianato e l’industria nautica. Un made in Italy che nessuno può portare via al Prodotto Interno Lordo.
ECCO ALCUNE DELLE TANTE PROPOSTE RACCOLTE ATTRAVERSO IL QUESTIONARIO IN 5 giorni:

• Associandosi tra operatori, Divulgazione delle problematiche all'opinione pubblica,• Non si deve criminalizzare il settore nautico ma ricercare con criteri migliori gli evasori sia del settore che di altri settori.

• Trovo che l’operato del governo Monti fosse inevitabile , ma al momento c'e' troppo "terrorismo" da parte delle FFOO che fa scappare gli utenti. I mezzi per controllarli ci sono : prendi il numero di immatricolazione della imbarcazione e controlli via telematica ; se hanno dubbi , suonano direttamente a casa!

• Adeguamento delle aliquote iva agli altri paesi Europei che hanno fatto politiche di incentivazione per la nautica da diporto .

• Incentivi per le barche che battono bandiera estera a svolgere lavori in Italia

• Insegnamento della cultura del mare e del Turismo nautico agli amministratori degli enti locali ; comuni ecc.

• Meno divulgazione attraverso i media che continuano ad associare il "diportista" e tutti coloro che lavorano nel settore come evasori.

• Campagna mediatica patrocinata dal governo finalizzata all'incentivare il pubblico a "ritornare" a vivere il mare ed acquistare una barca usata.

• Incentivare la manutenzione funzionale alla sicurezza e all’eco compatibilità, dando modo a chi fa queste migliorie di detrarre l'iva dalla dichiarazione dei redditi. Il risultato sarebbe un incentivo a renderle meno pericolose, e scoraggerebbe anche il nero.

• Gli operatori del settore nautico pur operando in un ambito più ricco, sono lavoratori come tutti gli altri e devono essere per questo tutelati , ma non con aiuti che poi non arrivano mai, semplicemente non criminalizzando più il settore.

• Abolire limite contanti per stranieri (non solo extraUE) meno burocrazia (tipo registro beni in riparazione etc.)

• Istituzione di fondi di rotazione cogarantiti da enti e regioni fruibili x le aziende in difficoltà.

• Non credo che modificando qualche normativa si ridia impulso alla nautica da diporto, anche se migliorando e semplificando leggi e norme senz'altro si otterrà qualcosa di positivo.

• Abolizione art 68, semplificazione procedure burocratiche per lavorare nei porti in concessione.

• Puntare sullo sviluppo delle piccole e medie aziende che fino a ieri muovevano l'Italia. I nostri clienti sono imprenditori o professionisti come noi che risentono della crisi. Aiutare loro aiuta noi e tante altre famiglie.

• Possibilità di scontare i crediti accumulati con la P.A. per il pagamento di tributi, INPS, INAIL, etc

• Modifiche agli "studi di settore", i parametri odierni sono troppo elevati rispetto alla realtà odierna.

• Se non siamo in grado di fare leggi adeguate al nostro settore, copiare le leggi degli altri paesi che ci stanno togliendo i clienti.

• interrompere la caccia alle streghe per soddisfare l'opinione pubblica , fare regole più chiare e più semplici , migliorare la qualità dei posti barca ,istituire in ogni marina l'obbligatorietà della banchina di transito.

….. SONO SOLO ALCUNI DEI COMMENTI CHE ARRIVANO DA TUTTA ITALIA. C’è voglia di contribuire con proposte concrete Operatori Nautici Italiani sta raccogliendo tutto questo e assieme a tutti voi (giornalisti, politici e responsabili delle associazioni di categoria come CNA, ASCOM, CAMERE di COMMERCIO e altre) le analizzerà e le porterà avanti per rilanciare questo importante settore del TURISMO ITALIANO.



Data : 10/10/2012