Dalla redazione

Riflessione

Leggendo tra i tanti inutili messaggi che sovente arrivano indesiderati via e mail, ogni tanto ne capitano alcuni che, inviati non si sa da chi e per cosa, fanno riflettere.

Uno di questi è quello che potrà leggersi qui di seguito.
Condivisibile, non accettabile, dipende da come la si pensi, tuttavia fa certamente riflettere.

" Viviamo solo una breve parte della vita. Perchè tutto il resto non è vita, ma tempo"
" Che può esserci al mondo di più sciocco, dico io, dei ragionamenti di coloro che si dichiarano previdenti? Sono indaffarati più degli altri e per poter vivere meglio si preparano la vita futura sacrificando quella presente. Fanno piani a lungo termine. Ma il modo migliore di sprecare la vita è proprio quello di rinviarne il godimento: è questo continuo rimandare che ci brucia i giorni uno dopo l'altro, che ci sottrae il presente con la promessa del futuro. Il maggior ostacolo della vita è proprio l'attesa, che fa dipendere tutto dal domani e, intanto, sciupa l'oggi. Tu vorresti organizzare ciò che è nelle mani del destino e Ti lasci sfuggire ciò che è già nelle Tue. A quale scopo? A cosa vorresti arrivare? Tutto ciò che deve ancora venire è incerto: vivi il Tuo presente"

" La vita si divide in tre periodi: passato, presente e futuro. Di essi quello che viviamo è breve, quello che vivremo incerto, solo quello che abbiamo già vissuto è sicuro.
Questa è l'unica parte della nostra vita sacra ed inviolabile, al di sopra di tutte le vicende umane, che sfugge al dominio del fato e non è più sotto l'influenza della povertà, nè della paura nè delle malattie. Non può più essere modificata nè può venirci sottratta; il suo possesso è perenne ed inalterabile. Nel presente sono davanti a noi solo i giorni, uno ad uno, e questi, momento per momento; mentre quelli del passato, quando vorrai, Ti si presenteranno tutti insieme per essere riesaminati e trattenuti quanto a lungo preferisci.
Solo gli spiriti tranquilli e sereni possono ripercorrere ogni istante della propria vita, mentre quelli sempre carichi di impegni, come fossero sotto un giogo, non possono voltarsi e guardarsi indietro. La loro vita, dunque, si perde negli abissi del tempo e, come non serve a nulla versare grandi quantità di liquido in un vaso senza fondo, così non ha alcuna importanza la quantità di tempo concesso, se non ha un luogo per raccogliersi, ma passa attraverso delle vite sconnesse ed incapaci di trattenerlo"

Sono parole scritte quasi 2000 anni fa, . Quando è stato scritto non c'era il grande fratello, la parola globalizzazione era ancora di là da venire, vivevamo senza Tv ed I-pod.



Data : 21/03/2010